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SFIDE E OPPORTUNITÀ NEL MERCATO DELL’AUTO: A GENNAIO SALE L’USATO
Un dato particolarmente interessante è che per ogni 100 autovetture nuove vendute, ben 202 sono state di seconda mano.
Il mercato dell’auto a noleggio e del fleet management continua a mostrare una dinamica evolutiva, con il mese di gennaio 2024 che non fa eccezione. Secondo l’ultimo rapporto mensile “Auto-Trend” dell’Automobile Club d’Italia (ACI), si sono verificati sviluppi sostanziali sia nel segmento dell’usato che nelle radiazioni di veicoli.
Esaminiamo i dati più rilevanti e le tendenze emergenti.
Mercato dell’usato in crescita
Emergono segnali positivi nel settore dell’usato, con un incremento del 12,5% nei passaggi di proprietà delle autovetture e del 7,9% per i motocicli rispetto all’anno precedente. Nonostante una leggera riduzione se si tiene conto della media giornaliera, dovuta ad una giornata lavorativa aggiuntiva nel gennaio 2024, si conferma comunque una costante crescita.
Particolarmente significativo è il dato che evidenzia come, per ogni 100 autovetture nuove vendute, ben 202 siano veicoli di seconda mano. Questo rapporto doppio sottolinea l’importanza del mercato dell’usato nel panorama automobilistico italiano. Anche le minivolture, ossia i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale, hanno registrato un notevole aumento del 19,8% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda le tipologie di alimentazione, sebbene le auto diesel e a benzina mantengano la loro predominanza, si osserva un incremento del 28,2% nelle ibride a benzina, che rappresentano ora il 5,9% del mercato dell’usato. Tuttavia, le auto elettriche di seconda mano conservano una presenza di nicchia, costituendo solo lo 0,6% del mercato.
Radiazioni di autovetture
Nonostante un aumento del 12,5% nelle radiazioni di autovetture rispetto all’anno precedente, con un tasso di sostituzione pari a 0,71, ciò non è stato sufficiente a contrastare la crescita complessiva del parco circolante italiano. Le radiazioni di motocicli hanno registrato un incremento meno significativo, con una variazione positiva del 3,4% rispetto all’anno precedente, ma con una leggera diminuzione in termini di media giornaliera.