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MERCATO AUTO EUROPEO: CONTINUA LA RISALITA
Andamento positivo nei primi due mesi del 2023.
Il mercato automobilistico dell’Europa Occidentale ha mostrato un andamento positivo nei mesi di gennaio e febbraio, con un incremento del 10,7% e del 12,2% rispettivamente rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. Nel complesso dei primi due mesi dell’anno, le immatricolazioni sono aumentate dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tuttavia, se confrontate con i dati del primo bimestre del 2019, le immatricolazioni sono ancora in calo del 23,6%.
l bilancio dei primi due mesi chiude con 1.814.048 immatricolazioni e con tutti i mercati nazionali dell’area in crescita tranne cinque piccoli mercati e cioè quelli di Norvegia (-42,3%), Svezia (-19,5%), Finlandia (-6,3%), Islanda (-5,8%) e Lituania (-1,5%).
ALIMENTAZIONI GREEN – Il settore automotive ha registrato, nel mese di febbraio, un aumento del numero di auto full electric e hybrid, rispettivamente al 12,1% e al 25,5% del mercato. Aumentano del 39,7% le immatricolazioni di auto BEV, mentre le ibride plug-in calano del 7,4%, prevalentemente per la fine degli incentivi in Germania, dove questa famiglia di auto ha perso il 44,8% dei volumi.
CASE AUTOMOBILISTICHE – Bene il Gruppo Volkswagen, che cresce nel mese di febbraio del 21,2%. Stellantis, invece, rimane sui volumi dello scorso anno, con però alcuni brand, come Fiat, Jeep, DS e Alfa Romeo, che raddoppiano i volumi da gennaio rispetto al 2022. Renault cresce del 28%, Hyundai rimane stabile, Mercedes Benz ha una leggera ripresa, male invece BMW (-5,7%).
La ripresa del mercato automobilistico è legata principalmente all’aumento delle forniture di componenti, ma la situazione generale del settore è ancora incerta a causa della complessa situazione post pandemia e di altri fattori come la carenza di microchip e altri componenti essenziali, la guerra in Ucraina, la crisi energetica e il ritorno dell’inflazione.
Inoltre, la transizione energetica in corso, con l’aumento della quota di veicoli elettrici in alcuni paesi europei (ma non in Italia), sta generando incertezze nel pubblico riguardo al tipo di alimentazione da scegliere per l’acquisto di una nuova auto. In questo quadro, le divergenze emerse in ambito UE riguardo al tipo di auto acquistabile dopo il 2035 non fanno che aumentare il disorientamento del pubblico.