Le grandi regioni automobilistiche europee hanno deciso di unirsi per avanzare le loro richieste all’Unione Europea, a seguito della messa al bando delle auto endotermiche entro il 2035.
Le Regioni UE hanno deciso di unirsi per avanzare le loro richieste all’Unione Europea, a seguito della messa al bando delle auto endotermiche entro il 2035. Tra queste, ci sono molte regioni italiane come la Lombardia, il Piemonte, la Toscana, l’Umbria, il Veneto, l’Abruzzo e il Molise.
L’Alleanza delle Regioni Automotive è una rete politica di regioni impegnate a supportare con successo la transizione dell’industria automobilistica e del relativo indotto in Europa. L’alleanza, un’iniziativa del Comitato Europeo delle Regioni, mira a riunire regioni con un tessuto industriale specializzato nel settore automobilistico e un forte indotto, che desiderano operare attivamente verso la decarbonizzazione del settore dei trasporti e contribuire a raggiungere gli obiettivi del Green Deal Europeo. Inoltre, l’Alleanza vuole rafforzare gli ecosistemi industriali regionali, stimolare la creazione di valore e garantire la coesione economica e sociale in tutte le regioni europee interessate dalla transizione.
La transizione, oltre ai benefici di carattere ambientale, porta con sé inevitabilmente effetti come la necessità di investire per dotarsi di nuove tecnologie e nuove competenze per evitare il rischio di perdita di posti di lavoro. Per una transizione il più indolore possibile, l’Alleanza chiede quindi un intervento deciso da parte dell’UE, un sostegno per una transizione giusta ed equilibrata per le regioni europee del settore automobilistico. L’Alleanza sosterrà la riqualificazione e l’aggiornamento delle competenze della forza lavoro, a livello regionale, per calmierare la perdita di posti di lavoro. Per la transizione industriale e l’innovazione nell’industria automobilistica europea sarà necessario un quadro di ricerca sviluppato ulteriormente.
Per gestire gli effetti negativi della trasformazione, l’Alleanza prevede una flessibilità negli orientamenti sugli aiuti di Stato e sulle misure di sostegno per gli enti locali e regionali per accelerare l’adozione di tecnologie innovative. La disponibilità di stazioni di rifornimento e ricarica accessibili in tutte le regioni sarà essenziale per la diffusione dei veicoli elettrici e a basse emissioni di carbonio.
L’Alleanza chiede anche una concentrazione dei fondi di investimento pubblici e privati sulle varie soluzioni tecnologiche per garantire la competitività e l’innovazione dell’industria automobilistica europea. Una governance multilivello e un approccio di partenariato sono altri aspetti importanti per assicurare l’adeguatezza e l’efficacia della pianificazione strategica.
Infine, l’Alleanza si propone come punto di riferimento e di coordinamento delle regioni del settore automobilistico e del relativo indotto, per lavorare insieme a livello regionale, nazionale ed europeo e realizzare con successo la transizione. L’Alleanza è una forza importante per garantire che nessuna regione venga lasciata indietro nel processo di trasformazione sostenibile del trasporto e del settore automobilistico.
Luca de Pace, CEO di Consecution Group, interviene per commentare il processo di messa al bando delle auto endotermiche.
“La riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2035 è un processo lungo, impegnativo e, per certi versi, non è ancora totalmente iniziato. Arrivare pronti significa non perdere pezzi nel tragitto e fare fronte comune nell’avanzare le giuste richieste all’Unione Europea è, credo, la strada più corretta. La pandemia ha già messo in seria difficoltà la sopravvivenza del nostro settore che, però, con forza e fatica si è rimesso in marcia. Sostenere la riqualificazione e l’aggiornamento delle competenze per evitare la perdita di posti di lavoro così come lavorare per creare una rete di ricarica accessibile al pubblico per favorire la diffusione dei veicoli elettrici sono elementi necessari per arrivare pronti al 2035. Noi siamo al fianco e tra le imprese chiamate al cambiamento e facciamo la nostra parte attraverso un approccio basato su competenze nuove e nuovi strumenti in grado di accogliere i cambiamenti.”