Pochi esaminatori, il Ministero corre ai ripari e pensa a un esame in diretta streaming
La crisi di personale interessa anche la Motorizzazione: per questo il ministero guidato da Enrico Giovannini sembra intenzionato a prendere una decisione che darebbe una svolta agli esami pratici di guida. Uno studio di fattibilità ipotizza gli esami da remoto per la parte pratica. Cosa significa? Per sostenere gli esami da remoto le autoscuole o i consorzi di autoscuole dovranno dotarsi di veicoli appositamente attrezzati con telecamere, microfoni, altoparlanti, sensori (anche sui doppi comandi) e di possibilità di collegamento remoto con la postazione dell’esaminatore.
Le motivazioni sono duplici, anzi triplici: la grave crisi di personale, la necessità di raggiungere i luoghi degli esami (che rientrano ovviamente negli orari di lavoro) e cercare di stare al passo con i tempi.
Di questa ipotesi si sta parlando anche a livello europeo.
Quindi ci sarà un collegamento a distanza con l’esaminatore che, su un monitor, anche grazie a uno specifico software, potrà disporre in tempo reale di tutte le informazioni utili e necessarie per valutare la preparazione del candidato e la correttezza dell’esame.
La preparazione non sarà facile. Oltre alle immagini da dentro l’abitacolo e ovviamente della strada, ci sarà un modo (probabilmente un software unito alle telecamere) per vedere in diretta la segnaletica che si trova sulla strada nel momento dell’esame e di tutti i dati trasmessi dalla vettura e dai sensori installati a bordo (velocità, accelerazione, frenata, utilizzo delle luci, degli indicatori di direzione, delle cinture di sicurezza eccetera). Con tutta probabilità le auto per gli esami dovranno essere attrezzate con nuovi software e videocamere.
Altro aspetto importante: non ci sarà l’esaminatore a bordo ma ci sarà l’istruttore dell’autoscuola.
L’esame verrà registrato
Il software permetterà anche di riconoscere l’esaminando prima della prova con il riconoscimento facciale. Automaticamente verrà caricato il verbale dell’esame e anche il percorso che dovrà essere effettuato nel corso della prova. Insomma, non ci sarà da remoto una voce che dirà se andare a destra o a sinistra, ma sarà tutto sui software. L’esame verrà registrato per dare la possibilità all’esaminatore di rivedere, se necessario, alcuni passaggi. Inoltre, sarà disponibile una reportistica sintetica: l’esaminatore potrà sapere, per esempio, il numero di segnali stradali non rispettati, gli errori commessi e avere accesso a tutti i dati di guida.
Queste novità sicuramente agevoleranno i dipendenti del ministero, che non dovranno spostarsi come fanno ora. I tempi, però, saranno lunghi, almeno qualche anno. Lo studio di fattibilità è in via di realizzazione, ma software e hardware sono da verificare e le norme da scrivere.