La difficoltà delle Case automobilistiche nel reperire i microchip – sempre più importati per il funzionamento degli autoveicoli – aumenta la crisi del settore del noleggio a breve e medio termine.
Un effetto a catena che colpisce il segmento del mercato automotive più danneggiato dagli effetti a lungo termine della pandemia. È questa la situazione che si trovano a fronteggiare gli operatori del noleggio a breve e medio termine: la crisi dei microchip, che sta mettendo in seria difficoltà tutto il settore automotive, ha generato una forte carenza di autoveicoli disponibili all’immatricolazione.
Gli effetti sul noleggio a breve termine
La situazione ha del paradossale. Il segmento del noleggio a breve e medio termine negli ultimi due anni ha perso circa il 50% del volume di mercato a causa delle limitazioni agli spostamenti dovute alla pandemia Covid-19. Ma alla vigilia della vacanze pasquali, che potrebbero segnare un momento di ripresa grazie all’indotto derivato dal turismo, le aziende specializzate nel noleggio a breve e medio termine riscontrano forti ritardi nelle consegne di nuove auto da parte delle Case costruttrici.
Le conseguenze sul mercato
Le conseguenze potrebbero essere sensibili. Incapacità di soddisfare la domanda da parte degli operatori di mercato e disagi per i turisti ai quali Aniasa, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, consiglia prenotazioni con largo anticipo.
Le cause della crisi del microchip
I motivi di questa emergenza sono presto detti. Da mesi, ormai, il settore automotive è soggetto ad un’ endemica mancanza di microprocessori sempre più essenziali nelle nuove autovetture. Una mancanza dovuta alle difficoltà nel reperire le materie prime, in particolare l’acciaio, su un mercato internazionale dominato dalla Cina. La crisi ha già prodotto conseguenze negative sulla filiera produttiva a vari livelli: stabilimenti produttivi di microchip hanno registrato dei fermi linea, così come le Case costruttrici di automobili che si sono dovute adeguare immettendo sempre meno veicoli sul mercato e riprogrammando le consegne.
La voce di Aniasa
Aniasa, ha lanciato nelle scorse settimane il suo grido d’allarme. Le conseguenze della crisi del microchip hanno inciso sul settore in modo diffuso. Il Direttore Generale di Aniasa, Giuseppe Benincasa, in un comunicato ha descritto la difficile situazione: “Sia nel segmento flotte aziendali che in quello del noleggio auto le ripercussioni sono evidenti ormai da mesi: calo delle immatricolazioni e conseguente contrazione dell’offerta da parte degli operatori specializzati.” Una situazione di impasse che è iniziata già nel 2021 e che non lascia alternative alle aziende del settore: “La risposta è stata pressoché la stessa: una riduzione delle immatricolazioni con un conseguente aumento della permanenza dei veicoli nelle flotte”.