Più colonnine di ricarica sul posto di lavoro. Non sembra essere fantascienza, ma una precisa richiesta del mercato e dei cittadini europei. Poter caricare i propri veicoli elettrici mentre si sta lavorando in ufficio sarà fondamentale nel futuro dell’elettrificazione dei trasporti europei nei prossimi anni.
Sono i dati emersi dai primi risultati dell’EVBox Mobility Monitor, il rapporto annuale di ricerca di mercato di EVBox sull’adozione e le barriere dei veicoli elettrici condotto insieme a Ipsos. La ricerca si è svolta intervistando 3.600 cittadini europei in sei paesi: Paesi Bassi, Germania, Francia, Belgio, Norvegia e Regno Unito.
Qualche dato. Secondo il 43% di coloro che hanno risposto, i veicoli elettrici sono fondamentali per combattere la crisi climatica. Un cittadino su tre pensa di cambiare auto a breve e lasciare gasolio e benzina a favore di un veicolo elettrico. Ne consegue naturalmente che anche dalle aziende ci si aspetta la fornitura di veicoli elettrici ai propri dipendenti. Ad oggi la ricarica dei veicoli elettrici avviene principalmente a casa (72%) e al lavoro (40%).
AUTO AZIENDALI ELETTRICHE IN EUROPA – Il rapporto evidenzia che solo uno su cinque degli intervistati occupati in Europa lavora in un’azienda che offre veicoli elettrici come opzione di noleggio auto. Spicca il Regno Unito con il 27%. Non solo. Circa due cittadini europei su cinque lavorano per un’azienda che ha abbracciato una filosofia green. In primo posto i Paesi Bassi (42%), poi Norvegia (41%) e Regno Unito (39%).
COSA CHIEDONO I CITTADINI EUROPEI – I cittadini intervistati chiedono che, oltre ai governi, anche le stesse aziende si occupino di tematiche green, mettendo in pratica ed offrendo ai propri dipendenti benefit che passano per la sostenibilità.
L’EUROPA E GLI INCENTIVI – In Italia la transizione verso l’elettrico è già avviata ed esiste una specifica politica nazionale che incoraggia l’elettrificazione delle auto e delle flotte aziendali con incentivi. E in Europa? I governi di tutta Europa stanno iniziando a vietare le nuove auto a benzina e diesel. Dal 2030 nel Regno Unito saranno messe al bando, mentre il Belgio sta discutendo un divieto sulle nuove auto aziendali a motore tradizionale dal 2026.
In molti paesi europei sono previsti incentivi per l’installazione delle stazioni di ricarica. In Germania, per esempio, le aziende con sede a Berlino possono richiedere finanziamenti fino a 2500 euro per stazione di ricarica AC e fino a 30.000 euro per stazione di ricarica rapida DC.
LE AZIENDE POSSONO ESSERE UN ESEMPIO – Kristof Vereenooghe, presidente di EVBox Group, ha commentato lo studio spronando le aziende a dare il buon esempio: “La ricerca che abbiamo condotto conferma che ci sono pressioni sulle aziende affinché adottino la mobilità elettrica a beneficio dei dipendenti, della società e del nostro pianeta. Le aziende hanno la possibilità di dare il buon esempio elettrizzando le loro flotte e incoraggiando i propri dipendenti a utilizzare veicoli elettrici. La fornitura di infrastrutture di ricarica nei luoghi di lavoro diventa quindi fondamentale per accelerare l’adozione della mobilità elettrica in Europa. È incoraggiante vedere che in molti paesi ci sono incentivi sia per i conducenti di veicoli elettrici che per le imprese che aiutano a rendere il trasporto sostenibile una realtà in tutto il continente, ma c’è chiaramente molto altro da fare”.