Gli italiani non sono ancora convinti: l’acquisto o il noleggio di un’auto nuova può ancora aspettare. C’è, però, da tener presente un aspetto importante: agli italiani piace sempre di più l’auto a basso impatto ambientale, in particolare le ibride, che raggiungono il 50% delle preferenze da parte di quanti si dicono predisposti a cambiare auto. Il 20%, invece, intende valutare l’elettrico e la restante parte preferisce continuare ad affidarsi al motore endotermico. C’è poi l’aspetto degli incentivi, di cui pochi hanno capito il funzionamento.

Sono questi i principali punti che emergono dalla survey Cambiare l’auto oggi, che confusione”, condotta da Areté, azienda leader nella consulenza strategica, nell’ultima settimana di settembre su un campione ponderato di oltre 500 persone, al fine di indagare le intenzioni di acquisto dell’auto nuova da parte degli italiani nei prossimi mesi.

Lo studio naturalmente è stato fatto dopo l’estate, quando finalmente, seppur continuando a convivere con la pandemia, le strade hanno iniziato nuovamente a riempirsi di auto ed il traffico lavorativo è tornato a farsi sentire.  Anche in questa fase di convivenza con la pandemia, 7 italiani su 10 usano abitualmente l’auto per i propri spostamenti, solo l’8% si muove a piedi o sui mezzi pubblici, il 6% in bici e il 3% si affida ai mezzi in condivisione (auto, bike, monopattino).

Cambiare o noleggiare un’auto? Si, no, forse. Il caos incentivi.

La crisi finanziaria continua a farsi sentire anche se i dati economici in crescita costituiscono una buona premessa per una ripresa. Così, in attesa di tempi migliori, gran parte degli italiani preferisce rinviare l’acquisto dell’auto. Alla domanda “entro quando pensi di sostituire/acquistare un’auto?” il 12% del campione ha risposto “entro la fine del 2021”, circa la metà non ci penserà prima di un anno, mentre il 39% si dice pronto a valutare questa opzione nei prossimi 12 mesi.

Una buona spinta all’acquisto potrebbe arrivare dagli incentivi governativi, il cui funzionamento però non è stato ancora pienamente compreso: 4 italiani su 10, infatti, non hanno chiare le modalità di accesso agli incentivi, il 6% addirittura non sa cosa sono. Il giudizio sui bonus diventa ancora più radicale se si chiede se questi saranno sufficienti a spingere all’acquisto di auto nuove: per metà del campione non basteranno a sostenere le vendite di vetture elettriche.

Solo in parte scontata, quindi, la risposta al quesitocosa ti spingerebbe oggi ad acquistare un’auto nuova?”. La leva del “prezzo accessibile” (o in forma di maggiore incentivo governativo o di un più contenuto valore economico della vettura da comprare) risulta decisiva per il 71% del campione, mentre il 20% chiede più chiarezza in merito alle informazioni sulle alimentazioni ibride/elettriche per poter operare con maggior consapevolezza la propria scelta.

Nonostante il gap economico che spesso separa il budget a disposizione degli acquirenti dal più elevato valore economico medio di un’autovettura nuova, 7 italiani su 10 puntano ad acquistare una vettura appena immatricolata, piuttosto che una usata. 

A spingere verso il nuovo sono soprattutto, oltre agli incentivi, la possibilità di passare a un  modello elettrico/ibrido (indicata dal 30% dei rispondenti) e la dotazione della più avanzata tecnologia di bordo (segnalato dal 23%).

Sul fronte delle alimentazioni, le vetture elettrificate confermano quindi i graduali passi in avanti compiuti anche concretamente sul mercato: 5 italiani su 10 si dicono pronti a scegliere un’ibrida, il 20% intende valutare l’opzione elettrico e la restante parte preferisce continuare ad affidarsi al motore endotermico.

Dietro la predilezione per questa tipologia di autovetture si celano ragioni ambientali ma soprattutto economiche. Il 30% del campione, infatti, sarebbe favorevole ad acquistare un’auto elettrificata per non inquinare, mentre il 60% lo farebbe per risparmiare, soprattutto per i minor costi di carburante e manutenzione.

I nostri dati – dice chiaramente Massimo Ghenzer, presidente di Areté – confermano il forte interesse degli italiani per le alimentazioni alternative a basso impatto ambientale, ibride in primis. Dal mercato emergono alcune chiare richieste per accelerare la transizione verso l’affermazione di un modello di e-mobility. Serve maggiore chiarezza sugli incentivi: le politiche di continui stop&go da parte del Governo stanno disorientando gli automobilisti interessati all’acquisto di queste vetture. Serve poi ancora maggiore chiarezza da parte delle Case Automobilistiche nell’evidenziare al cliente le concrete differenze, tecnologiche e nell’esperienza di guida,  tra le diverse motorizzazioni elettriche ed ibride”.

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