Bollo per le auto a noleggio
È partito il conto alla rovescia per l’entrata in vigore delle nuove regole: dal 31 ottobre salvo cambiamenti in questi ultimi giorni, anche chi utilizza veicoli in noleggio a lungo termine deve pagare il bollo dell’auto. La direttiva è stabilita dal decreto-legge n° 124 del 26 ottobre 2019, convertito poi in legge nel dicembre 2019.
La norma nasce con l’intento di evitare la pratica in uso da parte delle società di noleggio a lungo termine di immatricolare, e quindi pagare il bollo, nelle province di Trento e Bolzano nelle quali è più basso. Con le nuove regole si avrà una maggiore ridistribuzione del tributo essendo esso dipendente dalla residenza dell’utilizzatore.
Per tutti i clienti di auto a noleggio però c’è una buona notizia. L’intervento di Aniasa, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici, ha evitato uno stravolgimento per i clienti che si affidano alle società di settore per avere un’auto e non pensare a nulla di amministrativo nel periodo di durata del contratto.
LE SOCIETÀ DI NOLEGGIO – E fortunatamente non ci saranno grandi cambiamenti per la clientela del noleggio. Grazie al decreto ministeriale del Ministero per l’Economia e Finanza di fine settembre, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le società di noleggio potranno effettuare il pagamento cumulativo dei bolli auto sui veicoli dei loro clienti.Di fatto accadrà che alla firma del contratto si potrà delegare le imprese di noleggio a pagare il bollo nella propria Regione di residenza.
Le società di noleggio a lungo termine continueranno quindi ad offrire servizi di mobilità a 360 gradi.
Secondo Aniasa, “la soluzione migliore, anche per evitare un contenzioso oggi inesistente, è proprio quella di stabilire un valore unico per i veicoli a noleggio valido per tutte le Regioni”.
Qualche mese fa, grazie all’intervento di Aniasa era arrivata la proroga fino al 30 ottobre.
Aniasa ha più volte ribadito che “l’origine della nuova disposizione (sul bollo auto) è da ricercarsi nei principi del federalismo fiscale circa la territorialità delle imposte, ma rischia di far crescere i costi per il noleggio: si pagherà infatti nella Regione dove il cliente ha residenza o sede sociale, con un aumento fiscale di circa il 30-40% e che porterà oltre 220 milioni nelle casse regionali. Fino a ieri immatricolare e pagare il bollo in determinate Regioni o Province autonome costava meno, specialmente i termini di efficienza e professionalità dell’amministrazione locale, con vantaggi economici per la clientela del noleggio”.
COSA CAMBIA – Di fatto dal primo di novembre il pagamento della tassa di proprietà delle auto a noleggio per lunghi periodi diventa un obbligo che ricade su chi utilizza la vettura e non come avvenuto finora della società di noleggio. Certo la società può pagare il bollo al suo dipendente, ma è importante sapere che in caso di mancato versamento della somma dovuta, la responsabilità ricade sull’utilizzatore.