Il rapporto Aniasa per il noleggio auto

dimostra chiaramente che l’anno preso in esame (il 2020) è stato di grande sofferenza a causa della pandemia, con però degli aspetti decisamente positivi e una possibile ed auspicabile spinta positiva per l’anno in corso. Ha tenuto il noleggio a lungo termine, con le aziende che solitamente stipulano contratti di più anni, mentre ha sofferto il car sharing ed il noleggio a breve termine, a causa del lockdown causato dalla pandemia e delle conseguenze economiche portate da quest’ultima.

IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE – “Il noleggio a lungo termine – si legge sul rapporto di Aniasa – forte della stabilità del proprio business basato prevalentemente su contratti pluriennali, non ha subìto nell’immediato significativi contraccolpi sul versante dei ricavi, registrando invece significative ripercussioni nel ciclo economico, con l’aumento delle sofferenze sul lato credito e con una impennata dei rientri anticipati. Gli operatori hanno registrato nel complesso una generale tendenza alle proroghe dei contratti in essere che ha causato una riduzione di immatricolazioni del 25% e ha conseguentemente rallentato la velocità di rinnovo della flotta rispetto agli anni passati”.
Il settore del noleggio a lungo termine ha immediatamento reagito e ha rimodulato offerte e servizi, offrendo alle aziende flessibilità e ampliando l’offerta con veicoli di nuova generazione.
La flotta del Nlt nel 2020 ha visto più del 50% di motori diesel (per l’esattezza il 56,5%), con un calo però di oltre il 10% rispetto al 2019. La quota dei motori a benzina è scesa  dal 22% al 17,7%.
Elettrico e ibrido naturalmente in netta crescita: ibride dal 6,3% al 18%, auto elettriche una quota dall’1,3% al 5%.
Numeri decisamente importanti in ottica green: «L’espansione dei mezzi plug in hybrid e delle vetture full electric contribuirà a svecchiare il circolante italiano – sottolinea il presidente Archiapatti di Aniasa – Se tutte le Euro 0, 1 ,2, 3 e 4 in circolazione fossero sostituite con auto usate provenienti dal noleggio si otterrebbe il risultato di aria più pulita come da un blocco per l’intera città di Roma per 9 mesi continuativi».

IL SUPPORTO DEL NOLEGGIO NEL LOCKDOWN – “È stato di particolare rilievo il supporto del noleggio alla mobilità del Paese e alla filiera del trasporto – riconosciuto anche dal Governo che ha sancito il ruolo essenziale del settore – anche nelle fasi di lockdown estremo. Notevole è stato e continua ad essere infatti il ricorso ai veicoli commerciali a noleggio, adoperati in tutto il territorio per far fronte alle necessità di trasporto in sicurezza di medicinali, di generi alimentari e di prima necessità, così come per il capillare recapito derivante dall’e-commerce”.

IL CAR SHARING – Note dolenti dal car sharing: “I servizi di car sharing – si legge nel rapporto –  a causa della forte riduzione della mobilità cittadina e del consistente ricorso al telelavoro anche nelle grandi città a partire dal marzo scorso, hanno rimodulato la struttura dell’offerta e risposto in modo efficace alle esigenze di maggiore sicurezza. Il modello di business dell’auto condivisa è stato messo a dura prova dalla pandemia”. Lieve ripresa in questi mesi del 2021, con molte aziende che hanno deciso di far tornare in presenza i propri dipendenti,  nella speranza che non ci sia un nuovo lockdown.

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE PER I PRIVATI – Si salva anche il noleggio a lungo termine per i privati. “Gli effetti economici della pandemia e la fase di evoluzione tecnologica dei veicoli sembrano aver consolidato il trend che vede sempre più automobilisti scegliere forme di mobilità pay-per-use, con costi certi e “zero pensieri”, rinunciando all’acquisto dell’auto. A fine 2020 sono stati infatti oltre 65.000 i privati (senza partita IVA) che si sono affidati al noleggio a lungo termine e le proiezioni vedono certo il superamento di quota 80mila a fine 2021”.
Il futuro del noleggio auto a lungo termine sia per privati che per aziende pare sempre essere più orientato verso la sostenibilità, quindi elettrico e ibrido, con formule sempre più flessibili.

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