Sembrava che il trend fosse in calo
invece è stato solo merito della pandemia: continua a crescere il numero di veicoli rubati che non vengono più ritrovati. Negli ultimi 10 anni sono oltre 1 milione quelli di cui si sono perse le tracce, tra questi 682.000 autovetture, mentre la restante parte è composta da moto, veicoli commerciali leggeri e mezzi pesanti.
Contemporaneamente a questo dato, fa spavento il dato relativo ai furti dei veicoli, che fa registrare un +25% negli ultimi cinque mesi. Si tratta di veicoli privati e aziendali, che compongono flotte aziendali di proprietà o a noleggio lungo termine.
Sono questi i principali trend che emergono dal “Dossier sui Furti d’Auto”, elaborato da LoJack Italia, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2020 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.
C’era da aspettarselo, dicono i più. Il Coronavirus aveva portato con sé piccoli aspetti positivi, vedi il calo notevole dei furti di auto. Sicuramente le restrizioni a cui tutta l’Italia è stata sottoposta ed i controlli a tappeto di Forze dell’Ordine e Vigili Urbani hanno contribuito ad abbassare il numero dei furti.
Qualche numero sui furti di auto di proprietà ed a noleggio. Nel 2020, anno del Coronavirus, i furti di veicoli non sono andati oltre quota 75mila unità (-24% rispetto al 2019), i recuperi di quelle rubate hanno registrato una nuova, ulteriore, contrazione del 26%, passando dalle 38mila dell’anno precedente alle 28mila del 2020. Un calo che porta la quota degli autoveicoli rubati e poi recuperati al 37%.
Pazzesco da credere, ma quasi 2 auto rubate su 3 ormai non fanno ritorno al legittimo proprietario, con tutta probabilità prendono strade che portano fuori dall’Italia in direzione dei mercati esteri (soprattutto Est Europa o Nord Africa) o utilizzate per alimentare il redditizio business dei pezzi di ricambio.
Gli ultimi dieci anni. Analizzando il trend degli ultimi 10 anni, il dato allarmante riguarda proprio l’esercito di veicoli rubati e mai recuperati: hanno ormai raggiunto 1.005.778 unità. Di questi, 682.805 sono autovetture, la restante parte sono fuoristrada, moto/scooter, veicoli commerciali leggeri e mezzi pesanti.
La Campania è la regione che ha la maglia nera per i furti di veicoli, mentre nel Lazio si recupera di meno.
La diffusione del virus e le restrizioni alla mobilità in vigore per diversi mesi del 2020 hanno prodotto un generalizzato calo dei furti in tutte le Regioni d’Italia. Pur in questa fase pandemica, si è confermato lo “stato di allerta” nelle cinque regioni che tradizionalmente sono territorio privilegiato d’azione per i ladri d’auto: Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Un trend già osservato negli anni precedenti e che si sta ulteriormente radicando, di polarizzazione del fenomeno su alcune aree del Paese prese di mira dalle organizzazioni criminali per questo specifico business.
In queste 5 aree si registra l’83% dei furti nazionali.
Le dieci auto più rubate nel 2020. Negli ultimi due anni le classifiche non sono cambiate. Le auto più rubate rimangono le stesse, con qualche piccolo cambiamento in classifica ed un dominio che purtroppo vede tantissimi modelli Fiat. Probabilmente si tratta di modelli con grandi facilità di apertura dell’auto e che hanno un ottimo mercato dopo il furto.
Al primo posto vediamo la Fiat Panda con 7.415 sottrazioni (oltre 1 vettura rubata su 10 è Panda). Alle sue spalle nelle successive posizioni trovano posto la Cinquecento (6.889 unità sottratte), la Punto (5.252), la Y (2.930) e la Golf (1.491). Nella seconda parte della classifica figurano altre vetture da anni nel mirino dei ladri d’auto: Fortwo Coupé (1.381), Clio (1.324), Fiesta (1.138), CORSA (821) e UNO (718).
In totale, questi 10 modelli rappresentano il 44% del fenomeno furti auto in Italia.
Per quanto riguarda i SUV, invece il preferito dai ladri è il Qashqai, tant’è che un Suv rubato su 5 è un Qashqai. Al secondo posto il Range Rover e terzo la Tucson.
“I dati sui furti che abbiamo registrato in questi primi 5 mesi del 2021 – dice Maurizio Iperti AD di LoJack Italia – sono allarmanti in quanto fotografano una ripresa significativa del fenomeno rispetto allo scorso anno. Stando alle nostre rilevazioni, si stima una crescita del 25% degli episodi e, con il venir meno delle restrizioni alla circolazione e l’estate alle porte, è facilmente ipotizzabile che i numeri tenderanno a salire. Per evitare di restare vittima di questo crimine, ancor più sgradevole nel periodo delle vacanze, è necessario prestare massima attenzione mentre si è alla guida, quando si lascia anche per pochi minuti la propria vettura e soprattutto difendersi in maniera adeguata grazie alle tecnologie disponibili, garantendo un intervento rapido ed efficace dopo l’eventuale sottrazione”.